Foto 1-10/10  ^ Indice ^      (foto singola)

Carte di Giovanni Brenna, 1850

Foglio Monza. 
Lato 4300 pixel, 15.5 Mpixel (6.6 MB), 250 DPI. 
Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map
Apri lo zoom interattivo / Open pan-zoom
Si tratta di una mappa celebre, pubblicata varie volte - ma mai, credo, a questa risoluzione - che esamina il territorio monzese a nord di Sesto San Giovanni, in continuità con la mappa del 1865). Oltre ai centri minori della zona, quasi sempre dotati di ville storiche e di giardini accuratamente riprodotti, si ammira tutta Monza e buona parte del suo parco.

La ferrovia è tracciata tanto nella tratta Milano-Monza (18/8/1840, seconda ferrovia italiana) sia nel successivo tratto per Camnago (1/10/1849) e Como Camerlata (6/12/1849) che comprende la galleria in curva sotto la città, ancor oggi utilizzata. La linea verso Lecco arriverà solo nel 1873. Tra le strade, sono state evidenziate in colore la strada militare per lo Spluga e lo Stelvio, passante per Monza, e quella per la Villa Reale, attraverso il corrispondente rondò e il viale prospettico sulla Villa. Le due strade divergono dal rondò di Sesto, poco sotto il limite inferiore della mappa.

Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Foglio Monza.

 

Foglio Carate. 
Lato 4300 pixel, 15.5 Mpixel (6.9 MB), 250 DPI. 
Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map
Apri lo zoom interattivo / Open pan-zoom
Immediatamente a nord del foglio di Monza, quello di Carate mostra i centri principali di Desio e Seregno, ancora in pianura e toccati dalla ferrovia per Como, e poi un ampio tratto della valle del Lambro, che si differenzia a prima vista anche graficamente. Un'attenta visione non mancherà di far scoprire anche qui punti di belvedere, ville, giardini, assi prospettici... La mappa si conclude a nord con il complesso monumentale romanico di Agliate, in riva sinistra del Lambro.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Foglio  Carate.

 

Foglio Barlassina. 
Lato 4300 pixel, 15.5 Mpixel (5.9 MB), 250 DPI. 
Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map
Apri lo zoom interattivo / Open pan-zoom
Questo foglio si colloca a est del precedente ed è dominato dal "cuneo" delle Groane, delimitato ad ovest dalla campagna pianeggiante su cui si allineano i paesi da Solaro a Lazzate, e ad est dalla valle del Seveso. La solita ferrovia per Como, allora come oggi, include la stazione di Camnago; naturalmente manca la linea delle Ferrovie Nord Milano per Erba, attraverso Cesano, Seveso e Meda, che arriverà solo nel 1879. Purtroppo ad oggi non dispongo del foglio immediatamente a sud di questo (cioè alla latitudine di quello di Monza), che è tuttavia disponibile, a una qualità un po' inferiore, nella raccolta GraficheInComune.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Foglio Barlassina.

 

Villa Reale di Monza. 
300 DPI. 
Dalle mappe precedenti ho estratto alcuni riquadri particolarmente significativi. Non posso che cominciare con la Villa Reale di Monza e l'area dei Giardini Reali. La mappa include anche i borghi settentrionali della città (S.Biagio, Borghetto, Carrobiolo e S.Gerardo), i Boschetti Reali di collegamento fra la Villa e la città, e il giardino di Palazzo Archinto, disegnato con la consueta, eccezionale precisione.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Villa Reale di Monza.

 

Monza e Parco. 
180 DPI. 
Dato che il parco di Monza risulta spezzato su due fogli, ho pensato utile proporlo anche in un'unica immagine giuntata, ridotta per comodità a 180 DPI. Tra l'altro va detto che i fogli di Brenna combaciano con sorprendente precisione, non scontata nei lavori dell'epoca. Tutta l'interessantissima trama del parco, geometrica a ovest e legata al corso del Lambro a est, è leggibile in ogni dettaglio.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Monza e Parco.

 

Cinisello e Balsamo. 
300 DPI. 
Cinisello e Balsamo, uniti solo dal 1928, costituiscono oggi un grande comune appena a nord di Milano. Qui vengono invece riportati nelle loro forme e dimensioni storiche, contornati dalla trama dei molteplici giardini che storicamente circondavano i due borghi. Fra i più importanti, a Cinisello, quello di Palazzo Silva, di cui si riconosce limpidamente il disegno all'inglese impartitogli dal Conte Ercole, autore nel 1801 del trattato Dell'arte dei giardini inglesi. A Balsamo il giardino formale di Palazzo Soncino, a nord dell'abitato, e quello già appartenuto al Ministro Di Breme, con un lungo cannocchiale prospettico (oggi andato perduto), in direzione Milano.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Cinisello e Balsamo.

 

Desio e Villa Traversi. 
300 DPI. 
Anche nel caso di Desio, il nucleo urbano risultava spezzato su due fogli: così ricongiunto, mostra per intero il giardino della Villa Traversi e, appena a nord, la stazione ferroviaria nella sua singolare costruzione "a ponte" sopra la strada. Il grandioso giardino di Villa Traversi, ancora esistente ma decisamente ridimensionato, era particolarmente noto per la sistemazione delle acque al suo interno e per la presenza di un labirinto. Esso è anche raffigurato dallo stesso Brenna in un'apposita pianta dedicata (disponibile su GraficheInComune).
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Desio e Villa Traversi.

 

Cesano Maderno e Villa Borromeo. 
300 DPI. 
Esempio celebre di parco storico urbano, la Villa Borromeo, allora come oggi, caratterizza e orienta l'abitato di Cesano Maderno, con l'emiciclo nel centro del paese e il viale prospettico che prosegue da entrambi i lati.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Cesano Maderno e Villa Borromeo.

 

Laghettone di Limbiate. 
300 DPI. 
Singolare presenza nel mezzo delle Groane, il Laghettone, perfettamente circolare, era verosimilmente legato ad esigenze irrigue, particolarmente critiche nella "pianura asciutta" dell'alto milanese. Sulla destra si vede il tratto terminale dei Viale Borromeo di Cesano Maderno. Il Laghettone esiste tal quale ancora oggi (foto), in un'oasi di verde all'interno del Parco delle Groane, compresa tra l'edificato moderno di Limbiate a sud e l'area industriale di Ceriano-Cesano a nord.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Laghettone di Limbiate.

 

Triuggio e Albiate. 
300 DPI. 
In assenza dei grandi affluenti del Po, la Brianza vede disegnato il paesaggio dai corsi minori, tra cui naturalmente il Lambro, che è comunque sufficiente a incidere la pianura con una valle ben percepibile. I ponti che lo scavalcano sono un elemento caratteristico della geografia viaria dell'epoca: l'andamento curvilineo delle strade di accesso al Ponte d'Albiate evidenzia le rampe che dal terrazzamento della pianura scendono al livello del fiume.
Carte di Giovanni Brenna, 1850 - Triuggio e Albiate.

 

Foto 1-10/10  ^ Indice ^   

[Indice della sezione / This Section]

[Home page]