Sabbiere in città. Fotografie di Matteo Cerizza
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Nuovo! Vigentino. La 704 (ex 621) in prestito dal deposito Leoncavallo al deposito Ticinese, è fotografata il giorno di Sant'Ambrogio del 2021. Il percorso assegnato a questo deposito comprende anche i binari che si spingono a sud fino al capoliinea del Vigentino, ma spesso il tragitto viene accorciato, e riuscire a ottenere questa immagine richiede una buona dose di fortuna. La vista laterale evidenzia la caratteristica imbiancatura della parte posteriore, dovuta allo spargimento della sabbia finissima, tramite gli ugelli posti davanti al secondo asse. Nella parte laterale anteriore è presente l'intelaiatura che serviva a partire dagli anni '50 ad accogliere i cartelloni pubblicitari. |
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Nuovo! Rimembranze di Lambrate. Le sabbiere numero 705 (ex 623) e 713 (ex 650) per una fortunata coincidenza si incontrano sull'anello di Rimembranze di Lambrate (utilizzato dai tram del gruppo "1500" sulla linea 33) il cupo pomeriggio del 20/11/2021. La 713 ha ricevuto nell'estate del 2021 un doveroso restauro della parte anteriore e posteriore. |
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| Nuovo! Piazzale Oberdan. La 705 è ritratta da lato posteriore; essendo l'unica sabbiera bidirezionale, presenta anche sul lato posteriore il fanale centrale, nonché gli accoppiatori pneumatici, a testimonianza di quando in livrea grigia di servizio era utilizzata per i traini dei vari carri. |
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| Nuovo! Deposito Leoncavallo. Qualche anno può capitare che le sabbiere prolunghino il loro solito periodo di esercizio (che generalmente va da novembre a febbraio). In questo caso la vettura 705 sta rientrando al deposito di Leoncavallo alla fine del suo turno giornaliero, il 22 marzo del 2018. |
-DepositoLeoncavallo-2018-03-22.jpg)
| Nuovo! V.le Vittorio Veneto. La vettura 713 è fotografata durante un servizio straordinario di pulitura delle rotaie, lungo il Viale Vittorio Veneto, a causa della nevicata dell'11 febbraio 2013 (che fino a tutto il 2022 è stata l'ultima nevicata degna di nota a Milano). |
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| Nuovo! V.le Fulvio Testi. La 713, normalmente assegnata al deposito di Via Messina, per alcuni giorni dell'inverno 2018-19 ha coperto il turno della 719 del deposito di Precotto che era ferma per un guasto al compressore, arrivando così fino a Cinisello e al Parco Nord. Qui è di ritorno sul Viale Fulvio Testi a fine dicembre 2018. |
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Nuovo! Porta Venezia. La 718 durante un suo turno di servizio mattinale (all'incirca dalle 4:00 alle 10:00) transita presso le scale della metropolitana M1 rossa di Porta Venezia. Questa unità fa parte di quelle vetture il cui frontale venne ulteriormente ricostruito e privato del posto per la veletta col numero di linea (come per le sabbiere 704, 706 e 712). Anche i finestrini non presentano più il caratteristico telaio in legno su cui originariamente scorrevano, ma sono stati sostituiti da quelli con sistema "a cremagliera". La 718 è anche l'unica con il gancio di traino verniciato di giallo. Sulla destra dell'immagine è visibile una delle due ciminiere, camuffate da antiche colonne, che erano utilizzate dalle caldaie del sottostante albergo diurno di Porta Venezia, risalente al 1926 e chiuso a giugno 2006. |
-PortaVenezia-2019-02-28.jpg)
Dettagli. Fotografie di Matteo Cerizza
| Nuovo! P.le Cacciatori Alpi (veletta). La veletta che identifica la tipologia di servizio svolto dalle sabbiere sta ormai diventando sempre più una rarità: i depositi tendono a far uscire le vetture della serie 700 con una più anonima veletta indicante un "Servizio Speciale" o addirittura senza nessuna indicazione. |
-Veletta-PiazzaleCacciatoriAlpi-2022-02-09.jpg)
| Nuovo! Niguarda (veletta). La veletta con la scritta "Sabbiera" rimane attualmente in dotazione sulle vetture 719 del deposito di Precotto, 713 di Messina e 706 di Baggio. |
-Veletta-Niguarda-2019-12-23.jpg)
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Nuovo! Deposito Teodosio (veletta). La 713 è esposta presso l'Officina di Teodosio durante una giornata di porte aperte ATM del 3 ottobre 2010. La 713 visivamente si distingue dalle altre sorelle in livrea biverde per avere la tonalità dei colori un po' falsata: più freddo il verde chiaro, più cupo il verde scuro. Oltre a questa variante cromatica era facilmente distinguibile perché solitamente aveva entrambe le velette frontali con scritta rossa su fondo bianco. Come abbiamo visto, nell'estate del 2021 questa unità è stata finalmente sottoposta ad un restauro, almeno parziale. |
-Veletta-DepositoTeodosio-2010-10-03.jpg)
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