Nus. E' il tardo pomeriggio e la luce è quasi parallela al binario. Così mi invento questa inquadratura frontale tra i prati di Septumian (anche se va detto che, a mio gusto, la vista frontale è forse quella in cui il BTR sta meno bene rispetto al più elegante muso del Minuetto). |
Epinel. A Cogne avevo già visitato i resti della ferrovia mineriaria del Drinc (e del fallimentare tentativo di trasformarla in tranvia per servizio turistico). Quest'anno riesco anche a salire all'impianto di Epinel, l'unica stazione intermedia tra Cogne e la galleria di valico verso Pila. Qui giacciono due dei tre Coccodrilli del Drinc, le locomotive elettriche originali della linea mineraria (il terzo, restaurato, è esposto nel museo di Cogne). Le locomotive sono posate semplicemente in terra - la linea corre al di là della recinzione - e lo stato di conservazione è quello che si può immaginare, eppure la loro singolarissima sagoma, con i grandi pantografi protesi verso il cielo, riesce ancora a trasmettere un fascino notevole. |
Epinel. Al dettaglio del pantografo affianco una vista della stazione, con il binario di raddoppio e, sullo sfondo, il portale della galleria di valico, chiuso da una cancellata. Armamento e massicciata sono quelli della ricostruzione dei primi anni 2000, mai entrata in servizio e definitivamente abbandonata nel 2012. Anche la galleria è dotata di un nuovo impianto completo di illuminazione, ovviamente ormai del tutto inutile. |
Morgex. La cena è prevista a Morgex. Con il sole già tramontato (e un bel po' di nostalgia) gioco a documentare la gran quantità di scritte e dettagli originali del fabbricato di stazione. Il "Magazzino Piccola Velocità" è un edificio a parte, dal lato ovest. |
Nus. L'ultimo giorno della vacanza di agosto è dedicato soprattutto alla ferrovia. Di buon mattino lascio il bel villaggio di St.Nicolas, sede degli ultimi pernottamenti, attraverso pazientemente il traffico di Aosta e arrivo a Nus in tempo per un Bimodale. |
Nus. Mentre il treno sosta in stazione, faccio anche un'inquadratura più ravvicinata. |
St.Vincent. Un Minuetto diretto a Ivrea sta per transitare nella stazione abbandonata di St.Vincent (il paese si trova nettamente più in alto a destra, e ora è servito dalla stazione in comune con Chatillon). |
Nus. A mezzogiorno torno ai prati di Septumian. L'incrocio tra i bimodali, correttamente cadenzati e simmetrici, è a Chatillon al minuto 0. Arriva il primo treno, in direzione Torino. |
Nus. La postazione è doubleface, mi volto e scatto anche al treno che si allontana. Il viadotto autostradale non è nemmeno troppo pesante (rispetto a realizzazioni più recenti), eppure la foto rende bene il differente impatto tra binario e autostrada. |
Nus. L'incrociante, in direzione Aosta, sbuca per un attimo sul bel ponte ad arco ribassato che scavalca la Dora. |
Nus. Sugli stessi prati di Septumian aspetto anche un Minuetto mentre faccio colazione al sacco. |
Chatillon. Il successivo incrocio a Chatillon è tra bimodale e Minuetto. Il treno rosso arriva sul binario giusto, e la stazione di Chatillon è ancora assai piacevole. Il cartello anni '80 convive abbastanza bene con quelli più recenti. |
Montjovet. Alle 16 è giunto il momento di andare a Montjovet, con il sole dal lato destro della valle e prima che arrivi l'ombra della montagna. Anche qui siamo vicini all'incrocio dei bimodali. Arriva il primo treno. |
Montjovet. Sulla strada principale del borgo, una casa storica reca questa singolare iscrizione. La linea, da Donnas ad Aosta, è stata aperta nel luglio 1886. |
Montjovet. Per l'incrociante scelgo la vista dal basso. Per la cronaca, dopo non più di 20 secondi arriva la classica nuvoletta a far scendere la notte sul ponte! Bard l'avevo già fotografato nella gita precedente, e così, più che soddisfatto, posso puntare verso casa. |
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