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La neve di Natale

 Nus.  Val la pena di aspettare anche il treno successivo: non più di 5 minuti prima che vada in ombra, ecco un altro treno discendente.
La neve di Natale - Nus.

 

 Nus.  Esattamente una settimana dopo, cioè il 31 dicembre, torno in Valle. In pianura il cielo è coperto. Varcata Ivrea, come da previsioni, si apre un sole perfetto. Passato Chatillon, a differenza delle previsioni, scende una nebbia da tagliare con il coltello! Questo ovviamente non significa che non si fanno foto, ma semplicemente che si fanno foto differenti. Il paesaggio che mi si presenta sceso dal treno a Nus è qualcosa di significativo, specie se confrontato con l'identica inquadratura della settimana prima: all'estremità della stazione il sole filtra tra la nebbia, mentre l'ombra del versante cade proprio all'altezza del fabbricato, creando una situazione di luce decisamente singolare.
La neve di Natale - Nus.

 

 Quart.  Verso ovest la nebbia si infittisce, e nel gelo cupo proseguo fino alla stazione di Quart. Anche qui l'ombra del versante cade appena prima del fabbricato. Non vale la pena di aspettare un treno, ma trovo che la bici in primo piano faccia la sua figura e restituisca molte sensazioni.
La neve di Natale - Quart.

 

 Quart.  Retrocedo un poco e aspetto il treno da un cavalcavia, mentre un pallido sole fatica a rivelarsi...
La neve di Natale - Quart.

 

 Nus.  Ancora un'inquadratura già fatta la settimana prima, ma con un risultato così diverso! Nel rilevato tra Quart e Nus la nebbia ha ancora quasi del tutto il sopravvento, e il mondo è diffusamente bianco.
La neve di Natale - Nus.

 

 Nus.  Torno a Nus che c'è finalmente il sole, e arriva un altro regionale.
La neve di Natale - Nus.

 

 Fenis.  Ora è in luce anche il bel castello di Fenis, che avevo già apprezzato due anni fa, di ritorno da uno dei weekend sulla Aosta-Prè S.Didier.
La neve di Natale - Fenis.

 

 Nus.  A questo punto...sbaglio strada. Vorrei arrivare lungo il canale della Centrale Saint Clar, ma salgo troppo in alto lungo la strada per Chambave. Ritorno indietro e mi butto su una strada discendente...senza uscita! Non manca più molto all'arrivo del treno, la linea deve essere poco più sotto (anche se non la vedo). Davanti a me ho un prato intonso, con almeno 30 cm di neve. Ci provo. In treno stavo giusto leggendo un bel libro di Bedeschi ("La rivolta di Abele"): ho verificato sperimentalmente che la mia resistenza in modalità "ritirata di Russia" è di 300 m, tanti quanti mi separano dal canale. Di più non ce l'avrei mai fatta. Arrivo al canale senza fiato ma in tempo: ecco il primo transito!
La neve di Natale - Nus.

 

 Nus.  Il successivo Minuetto, che già avevo fatto in versione autunnale.
La neve di Natale - Nus.

 

 Fenis.  A questo punto non provo nemmeno a risalire la collina. Faccio il giro lungo, scopro dove avevo sbagliato strada, e, dopo 3 comodi km asfaltati, torno a recuperare la bici, che avevo abbandonato al termine della strada senza uscita. Intanto mi dedico nuovamente al robusto castello di Fenis, punto d'attrazione di questa parte di valle.
La neve di Natale - Fenis.

 

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