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Automotrici in cartolina

Catanzaro.  Questa visione dall'alto permette di apprezzare la stazione di Catanzaro di quelle che al tempo erano le Ferrovie Calabro-Lucane. Si possono notare in sosta un'automotrice Breda M2 per il servizio verso Cosenza ed una ben più minuscola Emmina a cremagliera M1C di costruzione Ranieri, utilizzata sulla tratta ad aderenza mista che sale da Catanzaro Sala. Oggi la linea Catanzaro-Cosenza è ancora in esercizio, seppure gestita in due tronconi a causa di una frana intermedia, e la rampa da Sala rappresenta una delle sole tre tratte a cremagliera sopravvissute in Italia (le altre due sono la tranvia di Superga a Torino e la Dentiera di Granarolo a Genova).
Automotrici in cartolina - Catanzaro.

 

Monasterace Marina.  La stazione calabra di Monasterace-Stilo è posta sulla ferrovia ionica Taranto - Metaponto - Reggio Calabria. In questa cartolina, che sembra trasmettere il caldo e l'atmosfera delle località di mare mediterranee, è in sosta una ALn 772 diretta verso Metaponto.
Automotrici in cartolina - Monasterace Marina.

 

Roccella Ionica.  Una coppia di ALn 556 Fiat è stata ripresa in corsa a Roccella Ionica, sulla linea Taranto - Reggio Calabria.
Automotrici in cartolina - Roccella Ionica.

 

Castelvetrano.  Arriviamo in Sicilia, dove due ALn 772 sostano sul primo binario della stazione di Castelvetrano assai affollata di viaggiatori. Qui era anche collocato il deposito dell'ultima linea a scartamento ridotto della Sicilia, che fino al 31 dicembre 1985 ha collegato questa località con Ribera.
Automotrici in cartolina - Castelvetrano.

 

Nuovo! Gibellina.  Splendida scena di vita quotidiana nella Sicilia delle ferrovie a scartamento ridotto negli anni Cinquanta. Siamo nella stazione di Gibellina, lungo la ferrovia Castelvetrano - Salaparuta - San Carlo - Burgio, chiusa nel 1959 per la tratta Salaparuta - San Carlo. Nel 1968 il restante percorso venne chiuso a causa del terremoto del Belice, avvenuto tra il 14 e 15 gennaio di quell'anno.

Sullo sfondo si staglia il profilo del paese, col castello e le antiche case, che verrà abbandonato dopo il terremoto per essere ricostruito ben 20 km più a valle, nel comune di Salemi.

L'arrivo di una RALn 60 anima la piccola stazione, con molti passeggeri (tutti maschi...) che salgono e scendono mentre altre persone si fermano per una chiacchierata. Le porte aperte sembrano delle grandi orecchie dell'automotrice. Da notare in sosta sulla sinistra il carro cisterna a due assi utilizzato per la fornitura dell'acqua potabile alla stazione, fatto molto comune lungo le linee secondarie italiane ancora fino agli anni Ottanta.

Automotrici in cartolina - Gibellina.

 

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Il racconto prosegue con le elettromotrici in cartolina.

 

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