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Elettromotrici in cartolina

Milano Centrale.  In questo scatto effettuato dall'alto della Cabina A della Stazione Centrale di Milano è stata ripresa la partenza di una interessante composizione formata da un'ALe 883 con la sua rimorchiata Le 883 e un coevo elettrotreno ETR.200 (riconoscibile per i soli due pantografi agli estremi delle tre carrozze). Siamo nell'immediato dopoguerra, come rivelano le tettoie ancor prive di vetrate, e nella cartolina sono rientrati anche molti altri mezzi ormai passati alla storia delle nostre ferrovie: da sinistra intravediamo una E.636 in sosta su un tronchino e una E.428 di prima serie in testa ad un treno in partenza. A destra vediamo un'altra E.428 e due vaporiere 835 adibite alla manovra dei treni, una delle quali è agganciata a una carrozza CIWL, mentre un'altra carrozza CIWL è in sosta ancora più a destra.
Elettromotrici in cartolina - Milano Centrale.

 

Nuovo! Vallemosso (BI).  La ferrovia Biella-Cossato-Vallemosso era una linea ferroviaria a scartamento ridotto che univa Biella alla stazione di Cossato proseguendo fino a Vallemosso. Inaugurata nel 1891 ed elettrificata nel 1924, venne dismessa nel 1958.
Elettromotrici in cartolina - Vallemosso (BI).

 

Meina.  Un convoglio di ALe 883 è ripreso in sosta nella stazione di Meina, località del lago Maggiore lungo la linea Milano - Domodossola. Le ALe 883 sono state l'ultimo prodotto della generazione prebellica di elettromotrici FS: condividevano la forma aerodinamica delle ALe 790 e degli ETR.200 ma introducevano le porte a comando pneumatico, più ampie e più funzionali di quelle manuali dei loro predecessori. La tratta Arona-Domodossola è stata aperta nel 1905, come linea di accesso al traforo del Sempione, che si sarebbe inaugurato l'anno successivo.
Elettromotrici in cartolina - Meina.

 

Zoverallo.  Un'inquadratura piuttosto singolare riprende dal basso un ponticello della FIP, Ferrovia Intra - Premeno. Questa linea di 13 km a scartamento metrico, elettrificata a 1350 V c.c., collegava Intra, posta sulle rive del Lago Maggiore, con la località interna di Premeno. Inaugurata nel 1926, venne chiusa in due fasi tra il 1959 ed il 1960, rimanendo quindi in esercizio per soli 34 anni. L'elettromotrice era parte di un gruppo di quattro mezzi, numerati 1 - 4, costruiti dall'OM di Milano.
Elettromotrici in cartolina - Zoverallo.

 

Vanzaghello.  La stazione di Vanzaghello Magnago si trova sulla linea FNM (oggi Ferrovienord) Milano - Saronno - Novara. Il convoglio in arrivo è composto dalla rimorchiata pilota EAB 820.04 spinta da una elettromotrice EB 700, nella classica composizione a due pezzi che sarà ampiamente utilizzata fino a tutti gli anni '70. La riga gialla indicante la prima classe è posta sotto i finestrini (anzichè sopra) secondo l'uso di FNM dell'epoca. Il caratteristico fabbricato viaggiatori della cartolina è stato demolito nel 2008 a seguito del raddoppio della linea e conseguente costruzione di una nuova stazione.
Elettromotrici in cartolina - Vanzaghello.

 

Gavirate.  La stazione di Gavirate (VA) è posta sulla linea FNM Milano Cadorna - Laveno. La cartolina possiede tutti gli elementi che ci fanno tornare indietro alla ferrovia tradizionale e a misura d'uomo: il lindo fabbricato con lo sfondo della chiesa del paese e l'alto campanile, un treno bloccato appena giunto in stazione con in coda la rimorchiata-pilota EAB 810.01, il capotreno sul predellino in attesa di dare il via libera al macchinista, i passeggeri da poco scesi, e sul marciapiede dal lato del fabbricato una persona, probabilmente il manovratore, in osservazione.
Elettromotrici in cartolina - Gavirate.

 

Desio.  Sta partendo verso Monza dalla stazione di Desio, posta sulla linea Milano - Chiasso, un complesso di ALe 883 e rimorchiate, mentre i passeggeri scesi dal treno si dirigono verso l'uscita.
Elettromotrici in cartolina - Desio.

 

Carnate.  In questa cartolina un convoglio di elettromotrici ALe 883 è in sosta nella stazione lombarda di Carnate - Usmate, bivio tra la linea per Bergamo e quella per Lecco e la Valtellina. La composizione del treno è quella prevista in origine, di due ALe 883 inquadranti una rimorchiata Le 883. Negli ultimi anni di utilizzo questi mezzi, tipici della rete lombarda, vennero quasi esclusivamente utilizzati in composizioni a 4 pezzi (con due rimorchiate intermedie) oppure a due (motrice e rimorchiata).
Elettromotrici in cartolina - Carnate.

 

Cesano.  Cesano Maderno è una località collocata lungo la linea FNM Milano Cardona - Asso. In questa immagine dall'alto è ripreso un convoglio composto da una elettromotrice EA e da una rimorchiata. L'elettromotrice, che risale alla fine degli anni '20, resterà in servizio fino al XXI secolo, assistendo al radicale cambiamento urbanistico della Brianza, che già in questa immagine mostra l'inizio di una rilevante espansione edilizia.
Elettromotrici in cartolina - Cesano.

 

Tirano.  Un'elettromotrice ABe 4/4 della Ferrovia Retica (RhB) è appena partita dalla stazione di Tirano. Dopo esser passata alle spalle del celebre Santuario, si sta dirigendo verso il vicino confine svizzero e la lunga rampa che sale al passo del Bernina: la tratta italiana della RhB misura infatti appena 2,5 km.
Elettromotrici in cartolina - Tirano.

 

Romano.  Nella stazione di Romano di Lombardia, posta tra Milano e Brescia, è in sosta un convoglio di ALe 790/880.
Elettromotrici in cartolina - Romano.

 

Varzi.  Una delle cartoline più celebri e diffuse di ferrovie in concessione è questa della stazione di Varzi, capolinea della ferrovia in concessione proveniente da Voghera, chiusa nel 1966. In primissimo piano è stata ripresa l'elettromotrice ACD.23 costruita dalle Officine Stanga: questa linea, aperta nel 1931, appartiene all'insieme di ferrovie nate contemporaneamente allo sviluppo della corrente continua a 3000 V e quindi elettrificate fin dall'origine. La didascalia indica erroneamente la stazione come "FF.SS.".
Elettromotrici in cartolina - Varzi.

 

Campi.  Nel 1937 la Ferrovia Genova Casella acquistò dalla Società Veneta tre elettromotrici utilizzate sulla tranvie Montebelluna-Asolo e Montebelluna-Valdobbiadene, chiuse già nel 1931. In particolare alcuni dettagli identificano l'elettromotrice ritratta nella n. 53 e collocano l'immagine dopo il 1953 (ed entro il 1964/65, quando le Montebelluna furono accantonate). Ci troviamo a una decina di km dal capolinea di Genova Piazza Manin, poco oltre il passaggio dalla Val Bisagno alla conca di S.Olcese. La fermata è quella di Campi, presso la località Casanova, e sullo sfondo a destra si vede la chiesa di S. Margherita, mentre sul crinale in alto a sinistra spicca il profilo del celebre Santuario della Madonna della Guardia, che caratterizza molti sfondi dell'entroterra genovese.
Elettromotrici in cartolina - Campi.

 

S. Stefano Magra.  Nella stazione di S.Stefano Magra, posta lungo la linea Pontremolese Parma-La Spezia/Sarzana, è in sosta una solitaria elettromotrice ALe 790/880, probabilmente in servizio locale verso La Spezia, in coincidenza con i treni che percorrevano il ramo diretto a Sarzana. Su questa tratta le ALe di prima generazione sono rimaste in servizio fino al termine della carriera, alla fine degli anni '80.
Elettromotrici in cartolina - S. Stefano Magra.

 

S. Vito di Cadore.  Varie ferrovie hanno percorso le valli di quell'area alpina che è oggi patrimonio UNESCO, ovvero le Dolomiti. Una di queste era la linea che collegava Calalzo con Cortina d'Ampezzo e Dobbiaco, stoltamente chiusa nel 1964. In questa cartolina, nella zona di San Vito di Cadore, il fotografo ha ripreso un convoglio SFD (Società per la Ferrovia delle Dolomiti) formato da un'elettromotrice Stanga/TIBB della prima dotazione, una carrozza passeggeri ed un bagagliaio, in corsa mentre una bimba si riposa sul ciglio della ferrovia. L'ultima stagione di successo della ferrovia furono le Olimpiadi invernali del 1956, tenute appunto a Cortina. In vista delle nuove Olimpiadi invernali di Milano/Cortina del 2026 si è ipotizzata la ricostruzione della tratta tra Calalzo e Cortina, ma la probabilità di successo di proposte di questo tipo è in genere minima.
Elettromotrici in cartolina - S. Vito di Cadore.

 

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