Albenga. Il Thello delle 18 se la prende così comoda da passare... ben oltre le 19. Così la luce è l'ultimissima della sera, prima che il sole vada dietro la coltre di nuvole della val Neva, e l'arco costiero alle spalle del treno è già tutto in ombra. La macchina è la 046, vale a dire la prima E.444R in assoluto, trasformata con nuove cabine nell'estate 1989. |
Laigueglia. Il 147, cioè l'ultimo Thello della sera, arrivando dalla galleria di Capo Mele si annuncia con un rombo un po' più robusto dell solito: sorpresa, è la E.656.515! Nell'estate 2018 è uno degli ultimi casi in cui una E.656 traina un treno viaggiatori (a parte gli Intercity siciliani). |
Laigueglia. L'indomani la E.444.046 ritorna verso Genova. L'inquadratura del mattino con la chiesa di S. Matteo è sempre un po' ostica per la difficoltà di mettersi laterali, ma di questa sono particolarmente soddisfatto, anche grazie al cielo mosso che aiuta a vivacizzare l'immagine. |
Arenzano. Ad Arenzano non avevo praticamente mai fatto foto all'ingresso in stazione, con il celebre Santuario (quello, tra l'altro, del bel presepe in maiolica di Eliseo Salino). Blocco la E.402 di modo che non nasconda il classico portale anni '60 della Galleria Cantarena, di 403 m appartenente al raddoppio Voltri-Varazze del 1968. |
Laigueglia. In un attimo di sole di un sabato variabile, il 141 transita sotto la chiesa di San Matteo (panoramix verticale di due scatti giuntati con Hugin). |
Alassio. Ed è ancora la E.656.515 che mi compare la domenica mattina nell'inquadratura classica tra Albenga e Alassio. |
Laigueglia. Sagrato fiorito con un regionale in transito (e dove altro si trova un treno che sfila davanti alla chiesa parrocchiale?!). |
Alassio. Ma c'è una cosa che sta scomparendo quasi senza che nessuno se ne renda conto: i finestrini apribili, che cambiano radicalmente la sensazione del viaggio. Quanti ne sono rimasti? Ovviamente nessuno per i treni a lunga percorrenza. Per i regionali, le ultime Doppio Piano, sempre meno Medie Distanze (tantissime ormai hanno i finestrini rifatti), zero Piano Ribassato, le ALn 668 e 663 residue... e basta! Nel suo genere, è un cambiamento epocale, che faccio fatica a vedere come positivo. Rimarranno i mezzi storici e qualcosa sulle concesse non minuettizzate (ma ad esempio già da due anni zero assoluto su rete Ferrovienord). Così nell'estate 2018 mi sono messo a provare a cogliere qualcosa dal finestrino ben aperto, come questa costa con il Capo Mele di sfondo. |
Alassio. E questo imbocco di galleria, con il treno che sbuca dall'altra parte. Se l'avessi voluto fare apposta, non avrei mai azzeccato volontariamente la scritta "Alassio" sul fianco della montagna, e invece è uscita da sola! |
Albenga. Sempre dal finestrino aperto, l'arco costiero da Albenga a Punta Crena e Capo Noli, in una sera di agosto. |
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