I modelli "Alitalia". Verniciatura poco accurata (il bianco non era proprio verniciato), pantografi di plastica, di cui uno mancante, vari respingenti rotti o persi: questo era il punto di partenza! |
Colore grigio. Smontate da cima a fondo le quattro unità, è possibile dare una mano di grigio nebbia alle casse e di verde ai telai, senza per ora doversi prendere la briga di mascherare alcunché. |
Colore grigio. Gli 8 carrelli, le quattro casse grige e i quattro telai verdi attendono il proseguimento del lavoro. |
"Panni stesi"! Per dare il verde alla fascia dei finestrini è necessaria una (pazientissima) mascheratura: il nastro adesivo "3M" viene applicato a un foglio di carta di giornale, di modo che sporga solo per un paio di millimetri. Questa parte sporgente adesiva viene fatta aderire alla cassa: lavoro "quasi" facile grazie alla guida offerta dai coprigiunti. Sul muso è necessario adattare la mascheratura con una specie di "inviluppo" della complessa curvatura. I fogli di carta di giornale vengono poi chiusi in alto e in basso, in modo da ottenere una buffa salsiccia insaccata! Una volta spruzzato il verde, le casse vengono appese ad asciugare. |
Mascheratura per il verde. Con attenzione e pazienza, si rimuove la mascheratura: il rischio di strappare il grigio sottostante è sempre in agguato! |
Verniciatura completa. Ecco la verniciatura completata! Qualche sbavatura è inevitabile, e va ripassata con un pennellino fine, e ovviamente con ancor più fine pazienza. |
Verniciatura completa. La cassa è pronta per ricevere nuovamente i finestrini e gli altri dettagli (fanali, pantografi, fischi, trombe). |
Motore Tipo G. A differenza delle ALe 601 originali del 1987, queste Alitalia destinate al mercato "giocattolo" montavano un economico ma robusto motore G. Lo lo stampo del telaio era stato adattato (molto alla buona) all'ingombro del motore. |
Illuminazione interna. Cogliendo l'occasione, le elettromotrici vengono dotate di illuminazione interna a led su circuito stampato. Lo scatolotto nero in alto è un condensatore che assicura il funzionamento senza sfarfallio anche con una presa di corrente un po' saltellante (la presa stessa è realizzata con filo di rame da 0,4 mm, fissato al carrello mediante opportuni fori, e strisciante sulle ruote). Due led rossi, a sinistra, illuminano i fanali di coda; per semplicità si è fatto a meno di un meccanismo di inversione delle luci bianche/rosse. |
Pronta da assemblare. La cassa, dotata di finestrini, con le cornici ripassata di alluminio (pennarello di vernice) e il fregio correttamente rosso e alluminio, è pronta per essere calata sul telaio. |
Elettromotrice completata. L'elettromotrice è terminata, pantografo incluso! I respingenti perduti sono stati rimpiazzati da altri di risulta, sempre di Lima; il tipico piatto di grandi dimensioni è stato realizzato in plastica da 0,5 mm di spessore e incollato sul respingente stesso. |
Illuminata! La rimorchiata illuminata mostra l'arredamento interno, che era presente sin dall'origine anche in queste ALe 601 semplificate. |
Elettromotrice completata. Le tendine (carta colorata) nascondono il motore, mentre il cavo dell'alta tensione sul tetto - non presente su questa versione semplificata - è un aggiuntivo commerciale. |
Elettromotrice completata. La doppia di ALe+Le è pronta a partire con una sezione del "Marco Polo". I cartelli di percorrenza sono già stampati, manca soltanto di applicarli... e via! |
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