S.Stefano. Un quadretto mediterraneo a S.Stefano, con tutta la vegetazione curata e la stazione linda. |
San Remo. L'uscita dalla galleria Damò, all'estremità orientale di San Remo. |
Alassio. Nel 2003 da San Lorenzo a Ospedaletti è ormai rimasta soltanto la nuda massicciata. Domenica 3 agosto c'è però un'occasione da non perdere: al mattino presto transita un invio Savona-Taggia, per effettuare un treno storico Taggia-Savona nel tardo pomeriggio (partenza alle 17.20); è inevitabilmente in controluce, però nella luce calda della sera merita in ogni caso. La corsa era legata a una mini-esposizione che si era tenuta a Taggia (ovviamente la nuova stazione): il giorno prima erano arrivati un'E.636 Isabella, una Tigre XMPR e la E.636.284. Il treno storico era composto dalla E.424.075 fresca di restauro (OM-CGE, 1949) e due centoporte grigio ardesia - una 36.000 e una 39.000 - ed era aperto al pubblico, a tariffa normale, ma pressoché vuoto, dato che praticamente nessuno ne sapeva l'esistenza. Io ci ho viaggiato da Oneglia a Finale, mentre al mattino l'ho aspettato tra Albenga e Alassio. |
Imperia Oneglia. Per il viaggio di ritorno arrivo dunque a Oneglia con un regionale (dagli appunti leggo che la Tipo X in coda era ancora originale a scompartimenti, con i sedili in similpelle, già allora una delle ultimissime!). L'ingresso a Oneglia è nel controluce soffice del tardo pomeriggio. Da lì il viaggio a bordo, per il mare di Cervo e di Albenga, è un'emozione profonda, che vivo al finestrino della centoporte. Percorrere la galleria di Caprazoppa mi riporta al giorno in cui vi avevo già viaggiato, proprio su una delle ultimissime in servizio regolare, in una gita dell'agosto 1985, e ritornarci 18 anni dopo è come chiudere un cerchio. |
Andora. Ad Andora la luce si è fatta caldissima e radente, e lo spettacolo è notevole. |
Andora. Ero rigorosamente l'unico fotografo, e il macchinista e il capotreno erano risultati assai ben disposti (ad Andora non incrociava nemmeno). |
Loano. Incrociato ad Alassio l'espresso 346 Roma-Port Bou, il treno si è poi fermato a Loano ad attendere un diretto da Genova, anche se ormai in ombra. |
Finale. Infine a Finale l'ho lasciato andare, fotografando la partenza nell'ultimissimo sole. Ancora dagli appunti leggo che, oltre ai commenti positivi degli occasionali viaggiatori, in particolare verso l'arredo in legno, mi aveva colpito l'estrema agilità permessa dalla breve composizione, che pur facendo tutte le fermate, era più che competitiva rispetto a rotabili di quarant'anni più giovani: anche questo è il "valora aggiunto" ambientale del treno! Oggi (2019) la E.424.075 è ricoverata nel deposito di Bussoleno in attesa di tempi migliori. |
Cogoleto. Per vedere un nuovo treno storico nel ponente ligure bisognerà attendere il giugno 2011 con le E.428 226 e 058 e le carrozze del Treno Azzurro, poi ad agosto 2011 ancora la E.626.294 con un La Spezia-Finale Ligure, in occasione di una manifestazione folcloristica a Finalborgo. Attendo il treno a Genova Principe e poi viaggio a bordo fino a Finale. A Cogoleto sosta sul primo binario per una precedenza. |
Finale Ligure. Nella luce calda del pomeriggio inoltrato, la E.626.294 è in posa davanti alla palma. |
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