Malpasso. L'ultimo esperimento è quello in cui il TEE appare più da lontano, e per di più in una cartolina "colorizzata", come si usava abbastanza di frequente al tempo della Vera Fotografia. La combinazione di questi fattori rende l'inganno quasi perfetto: il TEE sembra proprio correre tra il Malpasso e Varigotti, nello spettacolare scenario del Capo Noli. |
Presentazione. Lasciamo ora il modellismo e andiamo a esplorare il vero TEE 442/448, proprio il giorno di presentazione ufficiale alla stampa, nel luglio 1957 allo stabilimento Breda di Sesto S.Giovanni (MI). Il nuovo treno è circondato dagli operai della Breda, sotto lo sguardo dei cineoperatori: si riconosce a sinistra una cinepresa 35 mm e in primo piano il "lampo al magnesio", precursore dei moderni flash. |
Scompartimento. L'ambiente viaggiatori è in linea con gli interni degli elettrotreni rapidi di prima classe: salone unico con ampie poltrone singole in velluto, in fila da 3. I posti totali sono 90 (48 e 42, come implicito nella classificazione del mezzo). Per la ristorazione, richiesta dai servizi TEE, si evita di realizzare un vero e proprio ambiente ristorante, difficilmente compatibile con un treno di due sole vetture, e si sceglie la soluzione di compromesso del pasto al posto: un tavolino può essere estratto da un apposito vano sotto il finestrino e successivamente apparecchiato per il pranzo. |
Cabina. La cabina di guida non si discosta molto da quelle delle altre automotrici dell'epoca, anche se l'assenza dell'intercomunicazione e l'ampia vetratura la rendono tra le più luminose in assoluto su un mezzo FS. La velocità massima è di 140 km/h, sebbene la forte presenza di rampe di valico lungo i percorsi dei TEE (Giovi, Frejus, Brennero) incida inevitabilmente sulla velocità reale del treno. Il telefono serve per comunicare con lo scompartimento del capotreno (anche se non mi è chiarissima l'utilità del disco combinatore). |
Vani di servizio. Oltre agli ambienti viaggiatori, il treno dispone di vari locali di servizio: a sinistra lo scomparto per il capotreno; il registratore a nastro magnetico serviva per riprodurre gli annunci sonori multilingua: una raffinatezza che dava probabilmente un tocco molto professionale al viaggio. Il microfono permetteva comunque al capotreno di fare annunci anche dal vivo. Infine il telefono comunicava con quello che abbiamo visto in cabina. Al centro, la cucina in cui si preparavano i pasti - ovviamente sul momento - poi serviti al tavolo; non manca la macchina per il caffè espresso. A destra il vano bagagli, accessibile dall'esterno anche attraverso la tradizionale saracinesca. |
ALn 442.208. Le ultime due unità (208 e 209) erano state inizialmente pensate per servizi rapidi interni, tipicamente sulla direttrice Torino-Trieste (la Torino-Milano sarebbe stata elettrificata solo nel 1961): al posto del logo TEE, sul frontale mostravano un fregio di identica forma, ma con il "cavallo rampante" della Breda. Per questi treni vennero realizzate anche quattro rimorchiate intermedie Ln 60, ma la prestazione del treno ne risultò troppo penalizzata: entro breve tempo, le rimorchiate furono convertite in Le 602 (ricolorate in castano e Isabella) per far servizio con le elettromotrici ALe 540/660; le corrispondenti ALn 442/448 confluirono nei normali servizi TEE insieme alle altre unità. |
Poster 1957. L'introduzione di una rete di servizi rapidi nel 1957 fu un evento degno di nota, che dava una svolta significativa al pur vasto quadro dei servizi internazionali del tempo, già enormemente più sviluppati di quelli a cui siamo abituati oggi. E' dunque spontaneo che la nascita dei TEE venisse evidenziata in manifesti e volantini pubblicitari. Questo olandese del 1957 mostra proprio la rete originale attivata al fatidico 2 giugno 1957 (in rosso) e gli altri due treni italiani che sarebbero stati attivati non appena disponibili le automotrici Breda (in nero): il Ligure ad agosto, il Mediolanum a ottobre. Il Lemano, qui non disegnato, partirà solo nel 1958. Il Mont Cenis, unico TEE che tocca l'Italia da subito, viene svolto con le automotrici francesi fino al 1960. Pur coinvolgendo tutti gli Stati della coeva Comunità Economica Europea (nonché la Svizzera e l'Austria), la rete originale era nettamente divisa in due sottoreti: quella del nord Europa e quella imperniata su Milano. La "saldatura" avvenne con l'entrata in servizio dell'elettrotreno policorrente RAe svizzero, che dal 1961 avrebbe unito Milano sia a Zurigo sia a Parigi. Il treno mostrato nell'illustrazione assomiglia al RAm olandese-svizzero (cfr. la prossima immagine) ma in una forma piuttosto abbozzata, probabilmente legata al fatto che il poster venne disegnato in anticipo, quando i treni non erano ancora in servizio. |
Poster 1960. Tre anni più tardi, il RAm olandese-svizzero è ormai in servizio, e ora il disegno è preciso. La scritta olandese segnala che i TEE collegano 70 città in Europa e che informazioni e depliant si trovano presso gli sportelli NS e le agenzie di viaggio riconosciute. Infine nel 1961 arriva l'elettrotreno policorrente svizzero RAe, il primo mezzo elettrico in una flotta fino ad allora totalmente diesel, di cui si pubblicizza il collegamento Milano-Parigi. |
TEE 1957/58, percorsi. Esploriamo ora un altro spunto modellistico: il catalogo Märklin del 1965, nel presentare come novità il modello del TEE olandese-svizzero RAm, riporta questa mappa dei servizi TEE. Anche se pubblicata nel 1965, la mappa riproduce la situazione allo stato iniziale dell'estate 1957, quando i TEE nacquero: si riconosce infatti il Mediolanum tracciato alla buona (sarà attivato nell'autunno) e la mancanza del Lemano (che arriverà nel 1958): per dare un quadro coerente della "prima generazione" della rete TEE, ho completato digitalmente il Mediolanum con le sue fermate e ho aggiunto il Lemano. Ho altresì aggiunto le (poche) fermate che erano state omesse qua e là nell'originale (e tolto Juan Les Pins al Ligure, che non ha riscontri reali). In questa copia, i colori servono solo a far seguire meglio i percorsi, nella successiva identificano i rotabili, che in questa fase sono quattro modelli tutti a trazione diesel. Il primo elettrico, come abbiamo accennato, sarà il RAe svizzero policorrente nel 1961 (Milano-Zurigo e Milano-Parigi). Nel dettaglio, abbiamo i primi 10 TEE nati contemporaneamente il 2 giugno 1957:
Seguono poi i treni TEE attivati nei mesi immediatamente successivi, man mano che si disponeva di rotabili sufficienti:
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TEE 1957/58, rotabili. La stessa mappa è qui ricolorata in base ai rotabili utilizzati durante i primi anni della rete TEE cioè nel 1957-59. Si tratta di quattro treni, tutti a trazione diesel con velocità massima di 140 km/h, abbastanza diversificati nella "taglia", anche se tutti decisamente di capienza modesta se guardati con gli occhi di oggi:
Se andassimo avanti il nostro racconto cronologico, troveremmo poi i tre TEE effettuati con il RAe svizzero, tutti dall'1 luglio 1961: Cisalpin Milano-Paris, Ticino Milano-Zürich (entrambi con il RAe fino al maggio 1974) e Gottardo Milano-Zürich, ultimo TEE internazionale interessante l'Italia, effettuato per ben 27 anni con gli elettrotreni RAe! Sarà infatti trasformato in Eurocity il 25 settembre 1988, peraltro ancora svolto fino al 1993 con gli stessi elettrotreni, ora RABe con anche la seconda classe. I TEE successivi - Brabant Paris-Bruxelles dal 1963 e Blauer Enzian Hamburg-München dal 1965 - inizieranno a cambiare il volto. In quanto ai tempi di viaggio, essi erano naturalmente il meglio che si potesse ottenere, ma va notato che, nella rete ferroviaria già efficiente del Nord Europa, in vari casi i TEE migliorarono solo in modo modesto i treni rapidi che andavano a sostituire, con risparmi da pochi minuti (Rhein-Main, Rhur-Paris, Helvetia) a circa un'ora (Edelweiss). Fu invece proprio con le relazioni italiane che si ottenne un salto di qualità quasi impensabile, arrivando a 3 ore in meno per il Mediolanum e addirittura 4h30 per il Ligure! Crediti: per le notizie, l'interessantissimo libro La leggenda dei Trans-Europ-Express di J.P. Malaspina e M. Mertens, ETR, 2008; per i disegni, la comunità dello Screensaver MM. |
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