Cernobbio. Altra pedalata di 1,2 km, e mi porto all'estremità di Cernobbio, oltre villa D'Este, per una telata laterale mentre riprende la navigazione verso Moltrasio. |
Bellagio. La virata nel bacino del Centro Lago mostra chiaramente il cambiamento d'aspetto al variare dell'angolo di vista. |
Bellagio. Dai giardini di Villa Melzi. Vederlo andare è uno spettacolo: ha una grazia impareggiabile, soprattutto per come taglia l'acqua in vista laterale! |
Bellagio. A differenza della locomotiva a vapore, il piroscafo non produce fumo visibile dal fumaiolo, a causa della bassa pressione di uscita del vapore (il motore è a tre cilindri, a tripla espansione a 12, 4 e 1 bar!). In partenza, tuttavia, si producono spesso delle svaporate laterali, all'altezza delle pale, come in questo caso. E' inoltre dotato di fischio a vapore... visivamente e acusticamente appagante. |
Bellagio. Controluce frontale in arrivo da sud. |
Como. Il 18 settembre è l'ultimo giorno di servizio e ne approfitto per un nuovo viaggio. Arrivato la sera a Como, dopo una giornata sempre coperta, ecco che spunta un sole spettacolare. Il Concordia ripartirà nel giro di pochi minuti per la crociera serale: merita una foto dalla diga foranea, che vuol dire 700 m di marcia serrata dall'imbarcadero, più un piccolo scavalco di pontile per portarsi in posizione, ma ne valeva la pena! |
Como. Il Concordia supera Villa Geno, sullo sfondo dei cantieri di Tavernola. Meno di tre minuti dopo, il sole calava dietro le montagne. |
"Concordia" (salone inferiore). Concludiamo la presentazione del piroscafo con alcune viste degli interni. Questo è il salone inferiore, dall'arredamento curato e di sicuro effetto, oltre che accogliente. |
"Concordia" (motore). Una delle singolarità di maggiore impatto per il pubblico è la presenza del meccanismo del motore a vapore al centro della nave, perfettamente osservabile anche durante la marcia. Il Concordia sfrutta un motore a tripla espansione, rispettivamente a 12, 4 e 1 bar; i cilindri (non visibili) sono dal lato destro dell'immagine; si vedono la prima e la terza manovella motrice, mentre la seconda, al centro, è al suo punto inferiore. Sullo sfondo della foto di sinistra, i finestrini lasciano osservare le pale, che sono poi meglio visibili nella foto di destra. Si intuiscono due ordini di strutture circolari, tra loro disassate: un sistema ad eccentrici assicura infatti un movimento aggiuntivo alle pale, durante la rotazione, in modo da "pescare" meglio nell'acqua. Infine si vedono le lettere C ed O del nome Concordia, traforate sulla cassa. |
"Concordia" (targhe). Sulla sinistra, ancora una vista del biellismo in movimento, con la targa del costruttore Odero di Genova Sestri Ponente, anno 1926, n. 359 per l'apparato motore. Sulla destra, uno dei salottini laterali e la targa come n. 325 per lo scafo. |
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