Monterosso. Panorama invernale da Levante, con il viadotto della ferrovia ancora a semplice binario (il raddoppio della tratta Monterosso-Corniglia è stato attivato nel 1962). |
Celle. In stazione è fermo un treno viaggiatori trainato da una locomotiva trifase E.333. Il fascio littorio che si intravede sulla cabina fa datare la foto negli anni Trenta. L'edificio di stazione è ancora quello d'origine in legno, che a Celle sopravviverà fino alla chiusura della linea nel 1977. |
Celle. Nella primavera del 1945, a Celle l'esercito tedesco causò una colossale esplosione che fece crollare la montagna, interrompendo l'Aurelia e la ferrovia (non vi furono comunque vittime, perché l'esplosione era stata preannunciata). Per alcuni mesi la ferrovia venne esercitata suddivisa in due tronconi, di qui e di là della frana, con trasbordo; poi nel giugno 1945 venne realizzata una variante provvisoria, con il binario posato più a mare, direttamente sui detriti, mentre nel frattempo si provvedeva a ricostruire la linea originaria e la via Aurelia. La variante durò fino al 20 dicembre 1953, quando venne riattivata la linea normale e l'Aurelia nella versione ancora oggi esistente. Numerose cartoline hanno documentato le varie fasi della ricostruzione: in questa si vede la montana ancora "nuda" e il binario posato sugli scogli, con all'estremo destro il passaggio a livello provvisorio, dove sta transitando un treno viaggiatori. |
Celle. La vista dall'altro lato mostra chiaramente il binario della variante, posato sul lungomare, il passaggio a livello provvisorio e il binario originale interrotto e in ricostruzione. |
Celle. Ed ecco la variante di Celle, ancora in uno stato abbastanza arretrato di ricostruzione, mentre si stanno innalzando i contrafforti di cemento. Ma la sorpresa dell'immagine è tutta per una presenza inconsueta e preziosa: la mitica automotrice Belvedere ALtn 444.3001 in transito! Il passaggio a livello è regolarmente chiuso e un paio di auto e qualche autocarro sono in attesa. |
Celle. La variante dell'Aurelia ormai completata. |
Via Ciano. Si tratta della via Buozzi, affollata di tram e pedoni, ribattezzata per breve tempo "Costanzo Ciano" nei primissimi anni '40 (Costanzo, militare e politico, padre di Galeazzo, era morto nel 1939). A sinistra il mercato comunale coperto; sullo sfondo è ancora presente la tettoia metallica dei binari tronchi di Genova Piazza Principe. |
Via Buozzi. Nel dopoguerra la via torna al nome originale e si riempie, oltre che di tram, anche di filobus e autobus. |
Piazza Di Negro. |
Piazza Di Negro (part.). |
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