Fotocamere storiche e tecnologia fotografica

Scegliere una macchina fotografica negli anni Cinquanta
Selecting a Camera in the Fifties

For foreign readers: this text comes from a guide-book of the early 1950's dealing with child photography. I reproduce the pages where it describes the different types of cameras available in those years. which can be summarised in:

It is clear that box cameras were the most common, and can be compared to affordable digital cameras of the present days, although it may be greatly easier to obtain reasonable quality prints with digital cameras if compared to a box camera!


Le pagine che riproduco sono tratte da una "fotoguida" recuperata al solito mercatino e risalente ai primi anni Cinquanta. Mi è sembrata interessante la descrizione che dà delle varie macchine a disposizione, in cui il classico formato Leica (24x36 o 135) occupa solo l'ultimo posto: allora doveva essere cosa riservata a una ristretta elite di appassionati!
Viene spontaneo pensare quanto fosse arduo scattare belle foto - a bambini o ad altri soggetti - accontentandosi quasi sempre di una macchina a cassetta (box camera) o di una a soffietto, quanto meno dal mirino minuscolo e problematico, e non potendosi certo permettere di scialacquare pellicola.
Oggi un buon fotografo ha certo molti meno problemi e non ha difficoltà a ottenere risultati apprezzabili anche se si ritrova in mano una compatta digitale assolutamente entry level. Per contro ci sono schiere di "fotografi" che si sono comprati reflex digitali da 1000 Euro e ahimé continuano a scattare immagini mostruose; la cosa mi crea sempre un sottile disappunto, ma questo è un altro discorso...


Copertina della foto-guida
The Book Cover (early 1950's)

 

L' EQUIPAGGIAMENTO

Che cosa pretendere dal proprio apparecchio

Con ogni tipo di macchina fotografica è possibile fare istantanee di bambini, anche con quelle più comuni a cassetta o a soffietto. Naturalmente con quelle più semplici la scelta dei soggetti è limi­tata, ma a parte questo potrete fare ugualmente ottime fotografie, purché non pretendiate dal vostro apparecchio più di quanto vi possa dare: è necessario che ne conosciate bene le possibilità.

Sarà opportuno perciò esaminare brevemente i tipi di macchine più diffusi oggi. Essi sono: il tipo a cassetta, quello a soffietto, il reflex, e il millimetrico con o senza telemetro.

Tipo a cassetta. [come ad esempio la Kodak Brownie] Questi apparecchi, hanno prima di tutto un obiettivo di scarsa luminosità (F. 8 o 11), ed un otturatore che ha generalmente una sola velocità (di solito 1/30 di secondo circa) oltre la «posa» che, prevista per immagini di soggetti assoluta­mente immobili per un periodo di tempo relativamente lungo, non vi sarà certo utile per fotografare dei bambini dai quali non potrete ottenere mai una immobilità perfetta. La scarsa rapidità del vostro otturatore non vi permetterà d'altra parte di eseguire fotografie di bimbi in movimento. E un altro grande inconveniente sarà quello che, essendo la macchina a fuoco fisso, non potrete fotografare a distanze inferiori ai 3 metri.

Tuttavia potrete ugualmente eseguire ottime fotografie ai vostri ragazzi.

La scarsa luminosità dell'obiettivo vi dovrà fare accorti sulla scelta di una buona illuminazione. D'estate al sole o anche all'ombra non troppa fitta di un albero, in una zona però scoperta dove cioè la luce dei raggi solari sia appena attenuata, potrete fotografare sicuri del successo. E utilizzando una pellicola rapida il vostro obiettivo vi basterà anche nelle giornate più luminose di altre stagioni.

Dovrete rinunciare, è vero, a fotografare il vostro soggetto in movimento, ma abbiamo già visto come i bambini possano assumere atteggiamenti caratteristici anche quando sono assorti in occupazioni tranquille: la lettura, il disegno, o semplicemente quando sono seduti. E poiché non occorre una rigidità assoluta, con un po' di pazienza - che non sarà mai abbastanza raccomandata per divenire buoni fotografi - potrete cogliere anche qualche espressione gustosa in un attimo di sospensione durante il gioco.

Una lente addizionale, usata con molta cautela, e cioè scegliendo con cura l'esatto angolo di presa per evitare gli effetti di distorsione, vi permetterà di avvicinarvi al vostro soggetto, per quanto sia tuttavia più consigliabile, volendo dei primi piani, fotografare dalla distanza normale di tre metri circa e poi ingrandire la parte centrale del negativo.

Un altro inconveniente, superabile comunque con un po' di attenzione, è rappresentato dalla imperfezione dei mirini di queste macchine, non sempre perfettamente rispondenti al campo abbrac­ciato dall'obiettivo di presa, il che spiega il gran numero di teste tagliate (a volte però l'errore è dovuto ad una vera e propria disat­tenzione nell'inquadrare).


Tipo comune a soffietto. [come ad esempio la Voigtländer Bessa] Sebbene sia più perfezionata, la macchina a soffietto è in genere appena di poco migliore di quella a cassetta per fare dei ritratti. Per quanto possiate mettere a fuoco il soggetto e avvicinarvi, tuttavia non è ancora sufficiente per ottenere ritratti a pieno campo dato che così evitereste difficilmente gli effetti di distorsione [gli stessi, notiamo, che si ottengono ancora oggi, con le compatte digitali, se si usa impropriamente una focale troppo grandangolare].

L'obiettivo di tali macchine è però abbastanza luminoso e la rapidità dell'otturatore (in alcuni fino al 300° di secondo) è sufficiente per fotografare soggetti in movimento.

Anche i mirini sono in genere migliori di quelli delle macchine a cassetta. Con questi apparecchi resta però sempre difficile calcolare a occhio, rapidamente e con precisione la distanza che separa dal soggetto.

Infine, date le sue caratteristiche costruttive, il tipo a soffietto rimane sempre - almeno nei vecchi modelli comuni di medio e grande formato - una macchina poco maneggevole e quindi poco adatta al genere di soggetti in esame. Ciò non esclude comunque che i loro possessori, in molte occasioni, possano ricavarne ottimi risultati, per cui non possiamo giudicarla negativamente.

Escludiamo, qui, da ogni esame, come appare chiaro, tipi a soffietto più perfezionati, che non vogliamo far rientrare nel criterio di questa categoria e che vanno considerati, piuttosto, come apparecchi di alte qualità tecniche e quindi perfettamente rispondenti alle più severe esigenze.

Tipo Reflex - Il reflex esiste in due modelli con caratteristiche particolari diverse. Ambedue vi permettono però di mettere a fuoco e di inquadrare il soggetto e gli sfondi su un vetro smerigliato che ha le stesse dimensioni della pellicola, dandovi cosi esatta l'idea di come verrà la vostra fotografia.

La differenza sostanziale fra i due tipi consiste nel fatto che il reflex diretto è monobiettivo e cioè l'obiettivo di presa serve anche all'inquadratura e alla messa a fuoco dell'immagine, mentre il reflex a due obiettivi ha, appunto, due obiettivi, uno per l'inquadratura e la messa a fuoco, l'altro per la ripresa della fotografia [come ad esempio la Sem 120]. Questa differenza è sostanziale perché finisce con il determinare alcuni vantaggi e svantaggi delle due macchine.

Ambedue i tipi, sono però apparecchi oggigiorno molto apprezzati e diffusi grazie ai loro pregi ed alla comodità che la visione dell'immagine sul vetro smerigliato comporta sia per la messa a fuoco, sia per l'inquadratura ed una esatta valutazione del soggetto.

Il loro impiego è divenuto universale: la luminosità dell'obiettivo (in genere 3,5 ma anche 2,8), l'otturatore dotato dei tempi veloci, nonché il formato assai razionale e la possibilità d'impiegare eventualmente anche la pellicola 24 x 36, li rende quindi del tutto idonei ad affrontare i problemi più esigenti che si possono incontrare fotografando i nostri piccoli soggetti, anche se il tipo a due obiettivi non consente l'impiego di un teleobiettivo.


Tipo millimetrico. Questo tipo si differenzia per il suo formato particolarmente ridotto, tanto che si usano pellicole di 24 x 36 mm e anche inferiori, con rulli che contengono oltre 30 pose.

Il numero di fotografie che potrete eseguire con questi apparecchi, la rapidità con la quale potete girare la pellicola per una nuova foto e la grande maneggevolezza di queste macchine, sono vantaggi considerevoli per chi vuoi fotografare dei bambini.

E' in questa categoria che troviamo gli apparecchi di maggiori prezzi, in quanto hanno generalmente il telemetro accoppiato, l'ottica molto luminosa, una grande rapidità di otturazione (fino a 1/1000 di secondo) e l'intercambiabilità degli obiettivi, requisiti questi che interessano particolarmente il genere di fotografia che abbiamo in esame [come ad esempio la Leica M3. Si noti che l'elenco dell'epoca di fatto non comprende la categoria reflex 24 x 36, cioè quella che, qualche anno più tardi, sarebbe diventata la macchina fotografica per antonomasia, che tutti noi conosciamo].

Riducete al minimo le operazioni che precedono lo scatto; meno preoccupazioni avrete, meno occasioni avrete di sbagliare.

  1. caricare l'apparecchio
  2. regolare il diaframma
  3. mettere a fuoco
  4. scattare, senza muovere l'apparecchio
  5. girare la pellicola per la foto successiva.

Questo è tutto! Il resto della vostra attenzione sarà indubbiamente occupata dai vostri piccoli soggetti!

The five steps to obtain a snapshot:

  1. load your camera
  2. adjust aperture
  3. focus
  4. shot, without moving your camera
  5. advance film for your next shot.

La distanza da cui potete fotografare il soggetto dipende più che altro dal tipo del vostro apparecchio.
In alto: la cassetta ha, per lo più, un obiettivo poco luminoso ed a fuoco fisso. Dà immagini nitide da 3 m all'infinito; non ci si può quindi avvicinare oltre. E' più indicata per piccoli gruppi; volendo ottenere un'immagine più ravvicinata del soggetto, non rimane cha ingrandire la sezione interessata del negativo.
In centro: un apparecchio a soffietto (di tipo comune) si può mettere a fuoco fino a 2 m, ha un obiettivo più luminoso ed un otturatore con più tempi di posa. Offre più possibilità del tipo precedente, ma anche qui è consigliabile non avvicinarsi troppo al soggetto per non avere delle distorsioni.
In basso: il reflex a due obiettivi è l'ideale per fotografare bambini. Vi permette di avvicinare maggiormente il soggetto, potete controllare con la massima precisione la scena inquadrata, la messa a fuoco, i giochi di luce ed ombra e le distorsioni, grazie al suo vetro smerigliato.

Typically, box cameras have slow lenses (narrow diaphragm) with a minimum focusing distance of 3 m. Concertina cameras have medium speed lenses. Twin lens cameras (e.g. Rolleiflex) have fast lenses and permit accurate focusing and framing, so that they are ideal for child shots.
It should be noted that the examples in the guide consider only medium format film (120, or 6x6 / 6x9).

 

Quale tipo di apparecchio preferire?

Volendo scegliere, naturalmente la preferenza cadrà sui reflex o sui tipi millimetrici a telemetro incorporato. Abbiamo visto i vantaggi e gli svantaggi dell'uno e dell'altro. Dipende perciò, nel dare un consiglio, dalla esperienza personale, che è senz'altro per il reflex (soprattutto quello a due obiettivi che vi permette di vedere la foto mentre la fate), quando si vogliono ritratti o comunque fotografie diciamo «artistiche», bene inquadrate, fatte con una certa disponibilità di tempo, destinate a forti ingrandimenti; ed è invece per il tipo millimetrico a telemetro (ed anche eventualmente senza) per le fotografie «documentarie», per quelle fotografie insomma in cui la rapidità nell'eseguirle ha più importanza che non la bella inquadratura. E questo, trattandosi di fotografie di fanciulli, è un elemento decisivo.

Tratto da "I bambini all'aperto", di H. Van Wadenoyen, Focal Press, Londra, versione italiana Edizioni del Castello, Milano, senza data.


Approfondimento: alcune foto d'autore, profondamente "d'epoca" dalle Fotoguide della stessa collana e da un manuale Touring del 1968.
Guarda le foto
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